martedì 4 maggio 2010

Pace senza paura

Scaccia la paura dai nostri cuori, concedici di vivere nella pace di Cristo e permettici così di vincere la sfida posta dalla fede in Cristo, tuo Figlio, nostro Signore,
Canti la mia bocca la lode del Signore
e ogni vivente benedica il suo nome santo,
in eterno e sempre.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
san Tommaso More pregava nella torre di Londra: "La perdita dei beni temporali, degli amici, della libertà, della vita e di tutto il resto non è nulla se si guadagna Cristo".
Il potente di questo mondo regna per mezzo della paura e dell'intimidazione. Ma Cristo dice: "Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore".
Una tale pace, nata nel perdono dei peccati e nutrita dall'amore, l'amore di Dio per noi, aumenta in proporzione a ciò che soffriamo per Cristo.
Perdona i nostri peccati e concedici la pace che tu hai promesso, quella pace che il mondo non può né dare né togliere, affinché possiamo essere testimoni della tua riconciliazione e riportare i nostri fratelli a te, perché vivano per sempre con te.
Oggi è difficile che noi credenti ci raduniamo in assemblea per raccontarci l'un l'altro le meraviglie che Dio opera in noi e per mezzo di noi. Ancora più raro si presenta il caso di inserire fra le meraviglie divine, le sofferenze, gli smacchi, i limiti del nostro agire apostolico.
Negli Atti non si trova la narrazione di una comunità che si attarda a fare programmazioni, a stilare piani pastorali. E' frequente, invece, il racconto di gente che parte e che ritorna dalla missione; di apostoli che narrano le meraviglie operate da Dio, specialmente in mezzo ai pagani. Forse non guasterebbe, se diminuissimo gli incontri di programmazione, e se moltiplicassimo quelli di preghiera, di lode, di ringraziamento, di narrazione delle cose strepitose che , anche per mezzo nostro, Dio ha compiuto, compie e compirà.

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