mercoledì 5 maggio 2010

Uniti a Cristo

Concedici la forza di sopportare le difficoltà della giornata e di ricavarne frutti in abbondanza, uniti a Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con te nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli
Della tua lode sia piena la mia bocca,perché io possa cantare;esulteranno, a te cantando,le mie labbra. Alleluia.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Ogni credente è chiamato a fare lo stesso: a sentirsi pronto ad essere sfrondato dal vignaiolo, cioè dal Padre. In altre parole, per dare frutti dobbiamo essere disposti a soffrire, per esempio andando contro le mode imperanti, rispettando i nostri principi cristiani negli affari, restando fedeli nel matrimonio, sopportando ogni tipo di discriminazione derivante dal professare pubblicamente la nostra fede.Una tale sofferenza purifica il cuore del credente e rafforza la vita di Cristo in noi.
Signore Gesù Cristo, tu sei la vite e noi i tralci. Senza di te non possiamo fare nulla, uniti a te possiamo dare molti frutti.Concedici la grazia, per intercessione di Maria, tua madre e nostra, di restare sempre con te, meditando le tue parole nel nostro cuore. Te lo chiediamo, sicuri che ci ascolterai ora e per sempre.

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